Iside ed Osiride: L'unione dei due mondi.
Alcuni scienziati francesi hanno ricreato in laboratorio il profumo originale utilizzato dai faraoni dell’Antico Egitto per migliorare la loro vita sentimentale.
La ricercatrice francese Sandrine Videault ha lavorato per anni nel tentativo di ricreare il mitico aroma, ed è riuscita a portare a termine il suo compito solo grazie all’aiuto dello storico greco Plutarco, il quale aveva scritto che il Kyphi avesse il potere di ”favorire il sonno, aiutare a fare dei bei sogni, rilassare, spazzare via le preoccupazioni quotidiane, dare un senso di pace”. Tra i numerosi ingredienti utilizzati per la sua preparazione sono inclusi il pistacchio, la menta, la cannella, l’incenso, il ginepro e la mirra. La fedele riproduzione dell’aroma è stato un processo lungo e difficoltoso, proprio per la presenza di numerose ricette, tutte diverse tra loro, alcune con solo 10 ingredienti, altre con più di 50. Secondo i documenti storici il profumo, che a differenza dei suoi moderni epigoni, non è a base di alcol, era applicato dagli Antichi Egizi sui capelli e su alcune parti del corpo. Studiando antichi documenti è stata anche ricostruita una ricetta di Kyphi costituito da 16 ingredienti. E’ occorso un paziente lavoro di ricerca a partire dalle iscrizioni che ne descrivono la preparazione nei templi di Edfou (dalla cosiddetta “Stanza del laboratorio” situata nel corridoio centrale del tempio) e da una ricetta nell’opera “Iside e Osiride” di Plutarco.
Scrive Plutarco: “Il kyphi è un profumo composto da 16 sostanze: miele, vino, uva passa, cipero, resina, mirra, legno di rosa; si aggiunge lentisco, bitume, giunco odoroso, pazienza, ginepro, cardamomo e calamo aromatico,…ma non a caso, bensì secondo le formule indicate nei libri sacri” e l’odore è forse troppo pungente per le narici dell’uomo moderno”.
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